L'ASSOCIAZIONE PRATOLIRICA
UNA BREVE STORIA DI PRATOLIRICA
Perché Pratolirica?
Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, tra Vernio, Prato e Firenze nacque il DRAMMA LIRICO.
L’unione della musica col dramma era già stata tentata nelle “sacre rappresentazioni” ma si trattava di un vago connubio tra le due arti e non della fusione in una espressione unica.
Il canto polifonico aveva assorbito, nel tardo medioevo, ogni forma di attività musicale colta. Solo il popolo si accostava al canto monodico, più semplice, più spontaneo e quindi più consono alla sua sensibilità. La polifonia storceva le parole rendendole incomprensibili; occorreva trovare una forma di declamazione cantata, che non distruggesse, ma piuttosto intensificasse, coi mezzi propri della musica, il valore drammatico della parola. In breve occorreva ritrovare quella forma che, secondo gli studiosi rinascimentali, doveva già essere stata pienamente intuita e realizzata nell’antico dramma greco.
Un gruppo di fervidi ed entusiasti ricercatori di questa nuova arte si riunì in una accademia che avrà come ospite e mecenate Giovanni Maria Bardi dei conti di Vernio. La famiglia Bardi aveva acquistato parte del feudo di Prato dai conti Alberti, feudatari di nomina imperiale, e risiedeva tra il Casone di Vernio, il palazzo di Prato e i palazzi di Firenze. Nelle residenze dei Bardi si formò quell’accademia, detta poi Camerata Bardi. Ne facevano parte, tra gli altri, il Peri, il Rinuccini, il Cavalieri e, su tutti, Vincenzo Galilei (il padre di Galileo). Quando Giovanni Maria partirà per Roma, nel 1592, i membri della Camerata troveranno ospitalità in casa del patrizio fiorentino Jacopo Corsi, anche lui già membro di quel cenacolo culturale, assumendo la denominazione definitiva, e più famosa, di Camerata Fiorentina. Da questi eruditi e studiosi nascerà il “recitar cantando”, padre del melodramma.
L’opera lirica ebbe quindi origine dalla generosa illusione di alcuni colti gentiluomini toscani, i quali volevano far rivivere il teatro, parole e musica, della mitizzata Grecia antica. Occorreva un dramma concepito organicamente ed espressamente per la musica, dotato di caratteri di dinamicità scenica e di densità di azione e dialogo. A questo pervennero Rinuccini e Peri, rispettivamente poeta e musicista, con EURIDICE. La piece venne eseguita a Firenze, palazzo Pitti, in occasione delle nozze di Maria dei Medici con Enrico IV di Francia, il 6 Ottobre 1600.
Da questa necessariamente tratteggiata storia si evince come Prato abbia ottime ragioni per pretendere, se non la paternità, di essere dichiarato luogo di culla dell’opera lirica.
E in seguito?
Nel suo La musica a Prato dal Duecento al Novecento (Ed. del Palazzo, Prato 1973) Roberto Fioravanti scrisse:
“La vita musicale pratese dell’Ottocento fu così intensa, varia e molteplice da portare la nostra città alla ribalta nazionale e mondiale”.
E ancora oggi, navigando in Internet, sul sito www.pratoconcerti.it si trova questa frase:
“la tradizione più sentita dai pratesi è proprio quella dell’opera lirica. Quella di Iva Pacetti, Tobia Bertini, Emilia Goggi Marcovaldi, pratesi di ieri, di Lando Bartolini, Giorgio Casciarri, Leo Nucci, Patrizia Morandini, pratesi viventi e cantanti per il mondo”.
Indubbiamente l’attività del teatro Metastasio (inaugurato nel 1830), del Politeama Banchini e di tanti altri teatri minori quali il Politeama Novelli, la Guido Monaco, il più vecchio Teatro dei Semplici e l’Arena Rossi guadagnarono a Prato una meritata fama di città di grande tradizione lirica. Purtroppo negli ultimi decenni questa grande tradizione si è, nonostante ciò che si legge su Internet, interrotta. Chiusi i teatri minori, il Metastasio si è dedicato alla prosa, e il Politeama Pratese, dalla sua riapertura, è riuscito solo molto sporadicamente a proporre opere liriche.
Allora, cosa ne è, oggi, di questa sentita tradizione lirica? C’è chi si è assunto l’onere di tenerla in vita?
Nel 1981, la prima idea nacque proprio il 5 marzo, siamo quindi al trentesimo anno della sua attività, alcuni appassionati musicofili e melomani pratesi dettero vita all’associazione Pratolirica.
Il pretesto fu quello di ricordare, nel miglior modo che fosse possibile, l’ottantesimo della morte di Giuseppe Verdi (1813-1901).
Dopo dieci anni di attività, all’inizio un po’ in sordina, fu sentita la necessità di dare una veste legale all’associazione. Così, con atto notarile del 27 Marzo 1991, vent’anni fa, con il nome completo di Pratolirica Associazione Amici della Musica questa venne legalmente riconosciuta e continuò il suo lavoro.
Scopi statutari di questa associazione onlus sono:
-suscitare e mantenere alto l’interesse per la cultura e il teatro musicali;
-creare nuovi appassionati di musica, specialmente lirica;
-creare facilitazioni e occasioni culturali ai vecchi e ai nuovi cultori di musica;
-organizzare manifestazioni musicali e viaggi per assistere a spettacoli di particolare interesse;
-proporre e organizzare conferenze e preascolti;
-creare occasioni per far conoscere al pubblico nuovi talenti.
Alcune delle più interessanti proposte di Pratolirica
1990 – Alcuni musicisti risultano conosciuti dal grande pubblico per un solo titolo. Pratolirica tratteggia la biografia, e propone l’ascolto di alcuni lavori di Luigi Cherubini, Alfredo Catalani e Ferruccio Busoni presso la biblioteca Lazzeriniana.
1992 – Duecentesimo anniversario della nascita di Gioachino Rossini, Pratolirica ricorda ad un folto pubblico la figura e l’opera del “cigno di Pesaro” con un concerto e una biografia al ridotto del teatro Metastasio.
1995 – A venti anni dalla scomparsa di Dmitri Sostakovic si organizzano presso la scuola di musica Verdi di Prato cinque incontri su “la scuola nazionale russa” da Glinka a Stravinsky.
2001 – Nell’oratorio di San Nicola a Vernio con un importante concerto al quale partecipa anche Lando Bartolini si ricordano i 400 anni dell’opera lirica;
– “Europera” è stata l’occasione per far conoscere ad un pubblico, forse fin troppo legato alle figure di Verdi e Puccini, la grande musica Russa, Francese e Tedesca con concerti dal vivo e brevi introduzioni musicologiche.
2003 – Vengono dedicate sei serate alla presentazione e all’ascolto di alcuni tra i più noti Requiem: composizioni tra le più alte per molti compositori dal 1400 ad oggi.
2004 – Al teatro Politeama Pratese, serata sponsorizzata dalla UniCOOP Firenze e dalla sezione soci Coop Prato, Gran Galà della Lirica. Il concerto voleva essere un omaggio a Lando Bartolini, per i trent’anni di carriera. Il celebre tenore pratese faceva parte del cast della serata. L’incasso della biglietteria venne devoluto alle associazioni di volontariato pratese: Pubblica Assistenza, Misericordia, Croce d’Oro.
5 Maggio 2005 – Pratolirica ha portato a Prato, prima volta per la città, l’opera in un atto di Gaetano Donizetti “RITA ou le mari battu”, nella riduzione per piccola ensemble strumentale del M° Guerrini. La performance si è tenuta nel salone Grollo del Palazzo Vai, con un risultato artistico di grande valore.
26 Novembre - nasce il Premio Prato dedicato a Iva Pacetti. Ogni anno verrà data una targa d’argento alla voce giovane (età massima quaranta anni) che più si è distinta tra quelle ascoltate durante l’anno precedente.
2007 - Per i cinquant’anni dalla morte di Curzio Malaparte Pratolirica organizza una performance in forma di concerto de La Fanciulla del West; unica opera della quale Malaparte curò la regia al Maggio Musicale Fiorentino.
2008 - grande concerto nella chiesa della di santa Maria della Pietà per i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini. Due ottime voci accompagnate dal pianoforte di Nicola Mottaran e dal Quartetto Toscano.
2009 - Pratolirica porta a Prato la Compagnia Magia d’Operetta con lo spettacolo “è scabroso le donne studiar”, nell’occasione del carnevale.
2010 - nell’ottobre Pratolirica propone la Petite Messe solennelle di Rossini per pianoforte, organo, coro - la corale Guido Monaco - e soli.
A dicembre viene proposto, nel salone del Museo del Tessuto, il “Gran ballo dell’800”. Nonostante la nevicata molti pratesi saranno presenti per ballare con i figuranti in perfetto costume metà XIX secolo.
Sarebbe lunghissimo l’elenco dei concerti e delle occasioni culturali che Pratolirica ha organizzato. Basti ricordare che negli ultimi venti anni l’Associazione ha proposto, mediamente, cinque / sei gite nei maggiori teatri italiani, e non solo, ed una decina di concerti ogni anno. Per quest’ultimi avvalendosi quasi sempre di giovani cantanti desiderosi di farsi conoscere.
E non di rado si sono potute ascoltare voci che poi sono riuscite a fare una carriera di grande rilievo. Fra le tante vorremmo ricordare quelle dei tenori José Cura, Andrea Bocelli, Giorgio Casciarri, Carlo Ventre, dei soprano Patrizia Ciofi, Paola e Patrizia Cigna, Maria Luigia Borsi, dei bassi Roberto Scaltriti e Duccio Dal Monte. Questi artisti oggi calcano i palcoscenici dei maggiori teatri del mondo grazie anche alla attività promozionale di Pratolirica.
Il comune di Prato ha dedicato, su proposta di Pratolirica una strada ad Iva Pacetti, una la maestro Luciano Bettarini, una al maestro Omero Vallecorsi; Vernio ne ha dedicata una, sempre su interessamento di Pratolirica, a Galliano Masini.
I grandi ospiti di Pratolirica
Nel corso degli anni sono stati invitati ad una serata dedicata alla loro carriera alcuni dei massimi interpreti della lirica contemporanei o della precedente generazione. Tra questi abbiamo avuto il piacere di ospitare (in ordine alfabetico):
Una piccola storia, di una piccola associazione, che si è assunta l’onore e l’onere di contribuire a mantenere viva una delle pagine culturali più alte della nostra civiltà.
Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, tra Vernio, Prato e Firenze nacque il DRAMMA LIRICO.
L’unione della musica col dramma era già stata tentata nelle “sacre rappresentazioni” ma si trattava di un vago connubio tra le due arti e non della fusione in una espressione unica.
Il canto polifonico aveva assorbito, nel tardo medioevo, ogni forma di attività musicale colta. Solo il popolo si accostava al canto monodico, più semplice, più spontaneo e quindi più consono alla sua sensibilità. La polifonia storceva le parole rendendole incomprensibili; occorreva trovare una forma di declamazione cantata, che non distruggesse, ma piuttosto intensificasse, coi mezzi propri della musica, il valore drammatico della parola. In breve occorreva ritrovare quella forma che, secondo gli studiosi rinascimentali, doveva già essere stata pienamente intuita e realizzata nell’antico dramma greco.
Un gruppo di fervidi ed entusiasti ricercatori di questa nuova arte si riunì in una accademia che avrà come ospite e mecenate Giovanni Maria Bardi dei conti di Vernio. La famiglia Bardi aveva acquistato parte del feudo di Prato dai conti Alberti, feudatari di nomina imperiale, e risiedeva tra il Casone di Vernio, il palazzo di Prato e i palazzi di Firenze. Nelle residenze dei Bardi si formò quell’accademia, detta poi Camerata Bardi. Ne facevano parte, tra gli altri, il Peri, il Rinuccini, il Cavalieri e, su tutti, Vincenzo Galilei (il padre di Galileo). Quando Giovanni Maria partirà per Roma, nel 1592, i membri della Camerata troveranno ospitalità in casa del patrizio fiorentino Jacopo Corsi, anche lui già membro di quel cenacolo culturale, assumendo la denominazione definitiva, e più famosa, di Camerata Fiorentina. Da questi eruditi e studiosi nascerà il “recitar cantando”, padre del melodramma.
L’opera lirica ebbe quindi origine dalla generosa illusione di alcuni colti gentiluomini toscani, i quali volevano far rivivere il teatro, parole e musica, della mitizzata Grecia antica. Occorreva un dramma concepito organicamente ed espressamente per la musica, dotato di caratteri di dinamicità scenica e di densità di azione e dialogo. A questo pervennero Rinuccini e Peri, rispettivamente poeta e musicista, con EURIDICE. La piece venne eseguita a Firenze, palazzo Pitti, in occasione delle nozze di Maria dei Medici con Enrico IV di Francia, il 6 Ottobre 1600.
Da questa necessariamente tratteggiata storia si evince come Prato abbia ottime ragioni per pretendere, se non la paternità, di essere dichiarato luogo di culla dell’opera lirica.
E in seguito?
Nel suo La musica a Prato dal Duecento al Novecento (Ed. del Palazzo, Prato 1973) Roberto Fioravanti scrisse:
“La vita musicale pratese dell’Ottocento fu così intensa, varia e molteplice da portare la nostra città alla ribalta nazionale e mondiale”.
E ancora oggi, navigando in Internet, sul sito www.pratoconcerti.it si trova questa frase:
“la tradizione più sentita dai pratesi è proprio quella dell’opera lirica. Quella di Iva Pacetti, Tobia Bertini, Emilia Goggi Marcovaldi, pratesi di ieri, di Lando Bartolini, Giorgio Casciarri, Leo Nucci, Patrizia Morandini, pratesi viventi e cantanti per il mondo”.
Indubbiamente l’attività del teatro Metastasio (inaugurato nel 1830), del Politeama Banchini e di tanti altri teatri minori quali il Politeama Novelli, la Guido Monaco, il più vecchio Teatro dei Semplici e l’Arena Rossi guadagnarono a Prato una meritata fama di città di grande tradizione lirica. Purtroppo negli ultimi decenni questa grande tradizione si è, nonostante ciò che si legge su Internet, interrotta. Chiusi i teatri minori, il Metastasio si è dedicato alla prosa, e il Politeama Pratese, dalla sua riapertura, è riuscito solo molto sporadicamente a proporre opere liriche.
Allora, cosa ne è, oggi, di questa sentita tradizione lirica? C’è chi si è assunto l’onere di tenerla in vita?
Nel 1981, la prima idea nacque proprio il 5 marzo, siamo quindi al trentesimo anno della sua attività, alcuni appassionati musicofili e melomani pratesi dettero vita all’associazione Pratolirica.
Il pretesto fu quello di ricordare, nel miglior modo che fosse possibile, l’ottantesimo della morte di Giuseppe Verdi (1813-1901).
Dopo dieci anni di attività, all’inizio un po’ in sordina, fu sentita la necessità di dare una veste legale all’associazione. Così, con atto notarile del 27 Marzo 1991, vent’anni fa, con il nome completo di Pratolirica Associazione Amici della Musica questa venne legalmente riconosciuta e continuò il suo lavoro.
Scopi statutari di questa associazione onlus sono:
-suscitare e mantenere alto l’interesse per la cultura e il teatro musicali;
-creare nuovi appassionati di musica, specialmente lirica;
-creare facilitazioni e occasioni culturali ai vecchi e ai nuovi cultori di musica;
-organizzare manifestazioni musicali e viaggi per assistere a spettacoli di particolare interesse;
-proporre e organizzare conferenze e preascolti;
-creare occasioni per far conoscere al pubblico nuovi talenti.
Alcune delle più interessanti proposte di Pratolirica
1990 – Alcuni musicisti risultano conosciuti dal grande pubblico per un solo titolo. Pratolirica tratteggia la biografia, e propone l’ascolto di alcuni lavori di Luigi Cherubini, Alfredo Catalani e Ferruccio Busoni presso la biblioteca Lazzeriniana.
1992 – Duecentesimo anniversario della nascita di Gioachino Rossini, Pratolirica ricorda ad un folto pubblico la figura e l’opera del “cigno di Pesaro” con un concerto e una biografia al ridotto del teatro Metastasio.
1995 – A venti anni dalla scomparsa di Dmitri Sostakovic si organizzano presso la scuola di musica Verdi di Prato cinque incontri su “la scuola nazionale russa” da Glinka a Stravinsky.
2001 – Nell’oratorio di San Nicola a Vernio con un importante concerto al quale partecipa anche Lando Bartolini si ricordano i 400 anni dell’opera lirica;
– “Europera” è stata l’occasione per far conoscere ad un pubblico, forse fin troppo legato alle figure di Verdi e Puccini, la grande musica Russa, Francese e Tedesca con concerti dal vivo e brevi introduzioni musicologiche.
2003 – Vengono dedicate sei serate alla presentazione e all’ascolto di alcuni tra i più noti Requiem: composizioni tra le più alte per molti compositori dal 1400 ad oggi.
2004 – Al teatro Politeama Pratese, serata sponsorizzata dalla UniCOOP Firenze e dalla sezione soci Coop Prato, Gran Galà della Lirica. Il concerto voleva essere un omaggio a Lando Bartolini, per i trent’anni di carriera. Il celebre tenore pratese faceva parte del cast della serata. L’incasso della biglietteria venne devoluto alle associazioni di volontariato pratese: Pubblica Assistenza, Misericordia, Croce d’Oro.
5 Maggio 2005 – Pratolirica ha portato a Prato, prima volta per la città, l’opera in un atto di Gaetano Donizetti “RITA ou le mari battu”, nella riduzione per piccola ensemble strumentale del M° Guerrini. La performance si è tenuta nel salone Grollo del Palazzo Vai, con un risultato artistico di grande valore.
26 Novembre - nasce il Premio Prato dedicato a Iva Pacetti. Ogni anno verrà data una targa d’argento alla voce giovane (età massima quaranta anni) che più si è distinta tra quelle ascoltate durante l’anno precedente.
2007 - Per i cinquant’anni dalla morte di Curzio Malaparte Pratolirica organizza una performance in forma di concerto de La Fanciulla del West; unica opera della quale Malaparte curò la regia al Maggio Musicale Fiorentino.
2008 - grande concerto nella chiesa della di santa Maria della Pietà per i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini. Due ottime voci accompagnate dal pianoforte di Nicola Mottaran e dal Quartetto Toscano.
2009 - Pratolirica porta a Prato la Compagnia Magia d’Operetta con lo spettacolo “è scabroso le donne studiar”, nell’occasione del carnevale.
2010 - nell’ottobre Pratolirica propone la Petite Messe solennelle di Rossini per pianoforte, organo, coro - la corale Guido Monaco - e soli.
A dicembre viene proposto, nel salone del Museo del Tessuto, il “Gran ballo dell’800”. Nonostante la nevicata molti pratesi saranno presenti per ballare con i figuranti in perfetto costume metà XIX secolo.
2011 - Gennaio "Intermezzo Buffo" del compositore Bartolomeo Conti villa Medicea Poggio a Caiano - trentennale concerto "Buon Compleanno Pratolirica" ospite Rolando Panerai - Marzo palazzo della Prefettura concerto "150° Unità d'Italia" - Aprile chiesa id San Francesco "Sabat Mater" di G. B. Pergolesi in collaborazione con l?orchestra Artes.
2012 - Palazzo Banci Bonamici concerto "La via della seta" - Scuola di musica G. Verdi concerto "Danteum" - Museo del tessuto "Atto d'Abiura di Galileo Galilei"- Chiesa della Resurrezione Concerto di Natale - Chiesa dello Sprito Santo "Concerto Multiculturale".
2013 - Teatro Magnolfi spettacolo "Carnevale all'operetta" - Teatro Dante Campi Bisenzio opera
"Un ballo in maschera" - Sala Banti Montemurlo concerto "Omaggio a Giuseppe Verdi" - Corte delle Sculture concerto delle "Melodies" - Auditorium S. Stefano al Ponte Firenze concerto in onore di Giuseppe Verdi - Teatro Politeama Pratese opera "Otello" - Museo del Tessuto concerto sul Bicentenario di Giuseppe Verdi - Museo del tessuto spettacolo "Opera in pillole" - Chiesa della Resurrezione Concerto di Natale.
2014 - Teatro convitto Cicognini " La mortella" - Teatro PAcini diPescia opera "Rigoletto" - Teatro Politeama Pratese opera "Cavalleria Rusticana" - Poggio a Caiano chiesa Santa Maria del Rosario
"concerto di NAtale " - Chiesa dello Spirito Santo " Concerto di NAtale ".
2015 - Febbraio Teatro Politeama Pratese " Croce e delizia ...... Signora mia" con Simona Marchini ed al piano Paolo Restani - Aprile Ridotto del Teatro Politeama Pratese concerto "Anni '80..." del pianista Amedeo Romeo - Ottobre Teatro Politeama Pratese spettacolo " Gran Caffè Concerto - Italia, prosa e musica" - Teatro Politeama Pratese opera "La traviata" - Carmgnano Pieve S. Michele Arcangelo "Concerto di S Santo Stefano"-
2016 - Gennaio "concerto della Memoria" chiesa di San Francesco - Teatro Politeama Pratese, Teatro Casciana Terme opera "la Bohème" - Teatro Politeama Pratese "Voce in Teatro 2016" - Teatro Politeama Pratese spettacolo "Shakespeare all'Opera" con la partecipazione di Simona Marchini - Teatro Politeama Pratese in novembre opera "Nabucco".
2017 - Ridotto del teatro Politeama Pratese "Operisti a Salotto" - Ottobre spettacolo " TangoSuite"
con Donatella Alambrese - Teatro Politeama Pratese opera "Carmen".
2018 - Scuola di Musica G. Verdi "Concerto in memoria di Fiorenzo Gei" - Museo del Tessuto
"I Costumi della D'Iva" - Teatro Politeama Pratese opera " Madama Butterfly" -
2019 - Piazza Signoria Firenze "La Buona Novella" -
Sarebbe lunghissimo l’elenco dei concerti e delle occasioni culturali che Pratolirica ha organizzato. Basti ricordare che negli ultimi venti anni l’Associazione ha proposto, mediamente, cinque / sei gite nei maggiori teatri italiani, e non solo, ed una decina di concerti ogni anno. Per quest’ultimi avvalendosi quasi sempre di giovani cantanti desiderosi di farsi conoscere.
E non di rado si sono potute ascoltare voci che poi sono riuscite a fare una carriera di grande rilievo. Fra le tante vorremmo ricordare quelle dei tenori José Cura, Andrea Bocelli, Giorgio Casciarri, Carlo Ventre, dei soprano Patrizia Ciofi, Paola e Patrizia Cigna, Maria Luigia Borsi, dei bassi Roberto Scaltriti e Duccio Dal Monte. Questi artisti oggi calcano i palcoscenici dei maggiori teatri del mondo grazie anche alla attività promozionale di Pratolirica.
Il comune di Prato ha dedicato, su proposta di Pratolirica una strada ad Iva Pacetti, una la maestro Luciano Bettarini, una al maestro Omero Vallecorsi; Vernio ne ha dedicata una, sempre su interessamento di Pratolirica, a Galliano Masini.
I grandi ospiti di Pratolirica
Nel corso degli anni sono stati invitati ad una serata dedicata alla loro carriera alcuni dei massimi interpreti della lirica contemporanei o della precedente generazione. Tra questi abbiamo avuto il piacere di ospitare (in ordine alfabetico):
BARBIERI FEDORA
BARTOLINI LANDO
BECHI GINO
CERQUETTI ANITA
FRATESI GINO
GUELFI GIAN GIACOMO
NICCOLAY ELENA
OLIVERO MAGDA
PANERAI ROLANDO
RAIMONDI GIANNI
STELLA ANTONIETTA
TEBALDI RENATA
BARTOLINI LANDO
BECHI GINO
CERQUETTI ANITA
FRATESI GINO
GUELFI GIAN GIACOMO
NICCOLAY ELENA
OLIVERO MAGDA
PANERAI ROLANDO
RAIMONDI GIANNI
STELLA ANTONIETTA
TEBALDI RENATA
Una piccola storia, di una piccola associazione, che si è assunta l’onore e l’onere di contribuire a mantenere viva una delle pagine culturali più alte della nostra civiltà.
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